Chi è e cosa fa il progettista della formazione

Negli ultimi anni la formazione ha acquisito crescente importanza nei contesti aziendali e professionali. Questo perchè la formazione continua è la leva strategica per una maggiore competitività sul mondo del lavoro.

Creare un intervento formativo finalizzato all’apprendimento però è un processo complesso.

Ecco perchè quando si ha a che fare con adulti in formazione, in contesti aziendali o non, la formazione deve essere organizzata da figure competenti al fine di essere efficace ed efficiente. Progettare una formazione efficace significa essere in grado di compiere scelte riguardo:

  • Programma del corso
  • Durata del corso
  • Pianificazione del calendario didattico
  • Metodologie formative
  • Ambiente didattico e setting formativo
  • Modalità di accesso

E’ per questo motivo che assume importanza la figura di chi è in grado di progettare un corso di formazione. In questo caso parliamo di una figura professionale che lavora in contesti aziendali, ma non solo, poichè i processi di apprendimento riguardano anche i contesti educativi, associativi o della pubblica amministrazione.

Il progettista della formazione è il professionista che si occupa di organizzare interventi di formazione efficaci.

Nella pratica, poi, a questo significato si affianca quello della progettazione della formazione finanziata: ovvero il progettista della formazione è quel professionista in grado di scrivere progetti che ricevono anche un finanziamento da parte delle istituzioni.

Vediamo più approfonditamente cosa significa progettare la formazione e quelle che sono le specializzazioni e le opportunità lavorative legate alla progettazione della formazione

Il lavoro del progettista della formazione

Il progettista della formazione è un vero e proprio esperto dei processi di apprendimento, in grado di sviluppare corsi di formazione secondo i desiderata dei committenti. Si tratta di una professionalità particolare, che unisce capacità di analisi del contesto a competenze progettuali per scrivere piani formativi validi.

modello progettazione formativa
La progettazione formativa secondo il modello ADDIE (immagine tratta da Wikipedia)

Un piano formativo è infatti un intervento organizzato per ottenere dei risultati formativi, che non può prescindere da:

  • Analisi dei fabbisogni formativi aziendali: ovvero la fase in cui si analizzano i gap di competenze che vanno colmati per rendere competitiva una impresa;
  • Analisi dei bisogni formativi individuali: cioè quello che le risorse umane di una organizzazione desiderano sviluppare dal loro punto di vista (non sempre viene riposta molta attenzione anche a questa fase);
  • Progettazione formativa: è la fase vera e propria di “costruzione” di uno o più interventi formativi, con l’obiettivo di acquisire nuove competenze (upskilling) o adeguare competenze già in possesso (reskilling).
  • Monitoraggio e valutazione delle attività formative, utile a valutare l’efficacia e l’impatto della formazione.

A queste fasi seguirà poi la fase di erogazione delle azioni formative, che daranno in esito un outcome legato a nuove competenze.

Un corso formativo può essere breve o lungo, concentrato in breve tempo o diluito nel tempo, individuale o di gruppo, su competenze basiche o avanzate, etc etc: tutte queste sono scelte che competono al progettista del corso formativo.

Il progettista di formazione finanziata

Quando si parla di formazione aziendale, è inevitabile il riferimento alla formazione finanziata, ovvero la formazione che viene pagata, in parte o totalmente, attraverso strumenti finanziari come i fondi interprofessionali per la formazione continua o i POR regionali.

Per questo motivo ormai quando si parla di progettista di formazione, si intende di fatto un professionista in grado di far incontrare le esigenze formative con la reperibilità dei fondi.

Quando il soggetto finanziatore è la Comunità Europea, questo professionista è l’europrogettista (a cui dedicheremo un paragrafo a parte).

Il progettista di formazione finanziata lavora tenendo in considerazione:

  • Didattica: è quella parte di un progetto che riguarda gli aspetti più specificamente formativi, legati all’utilizzo di particolari metodologie formative, all’individuazione dei destinatari, alla composizione dei gruppi di lavoro, etc. Questi aspetti sono padroneggiati da esperti dell’apprendimento, come chi ha studiato formazione, pedagogia o psicologia del lavoro.
  • Vincoli progettuali: nel caso di progetti formativi che saranno finanziati da Enti, Regioni o Europa, i bandi pongono dei vincoli più o meno complessi. In questo caso chi si occupa della progettazione del corso deve fare in modo di presentare una proposta didattica che rispetti anche questi requisiti del bando.

Il progettista della formazione che lavora in questo ambito vanta una preparazione trasversale e multidisciplinare perché è chiamato a lavorare in ambiti diversi. Ci vogliono la capacità di progettare quindi di riportare attività e spiegarne lo sviluppo includendo tutti gli aspetti tecnici, l’abilità di costruire reti e quindi di lavorare sui partenariati tra più soggetti locali, nazionali e internazionali.

Bisogna sapersi destreggiare sui vari piani, da quello locale a quello comunitario, creando un processo per la partecipazione condivisa.

Serviranno inoltre alcune attitudini personali: sarà utile una dose di creatività perché si tratta di tradurre un progetto tecnico in un linguaggio accattivante per i valutatori e capace di risolvere un problema secondo i criteri individuati da uno specifico bando. Inoltre è opportuno padroneggiare le  competenze informatiche, perché molti formulari si compilano direttamente online e i documenti si trasmettono in via telematica.

Generalmente un progettista della formazione finanziata parte da una accurata analisi del bando o avviso di finanziamento. In questo modo può farsi una idea dei vincoli che le proposte progettuali dovranno rispettare.

Successivamente con una analisi dei fabbisogni professionali o aziendali potrà declinare i vincoli del bando in un impianto progettuale concreto (progetti, moduli, edizioni, piano economico).

Il processo può prevedere molteplici fasi di confronto con gli stakeholder al fine di allineare quanto supportato dal bando con le esigenze del soggetto per cui lavora il progettista della formazione, tipicamente l’azienda o l’istituzione pubblica.

Queste fasi il più delle volte non sono lineari, ma sono un vero e proprio processo di negoziazione in cui si mischiano competenze tecniche e soft skills.

La professione dell’europrogettista

Per poter accedere ai finanziamenti erogati dall’Europa è necessaria una figura professionale particolare, ovvero l’europrogettista.

Questa figura non opera solo nella formazione, ma in tutti quei numerosi casi in cui enti pubblici,  imprese e associazioni vogliano attingere ai fondi messi a disposizione per la realizzazione di progetti, infrastrutture e iniziative.

Per poter accedere ai finanziamenti erogati dalla Commissione Europea nelle varie forme è necessario compilare formulari e stendere proposte progettuali precise, rispondenti alle regole e ai requisiti richiesti. In questo contesto diventa essenziale una figura particolare che si occupa della progettazione, ovvero l’europrogettista. Una persona esperta che possa cioè aiutare a redigere la documentazione in modo adeguato in tutti i passaggi richiesti da bandi e istituzioni.

L’europrogettista si può occupare anche di formazione degli adulti e formazione aziendale. In questo caso è la figura-chiave per presentare e gestire la progettazione di interventi formativi rispettando le linee guida e le richieste avanzate dalla Commissione Europea. L’europrogettista:

  • Si concentra sui punti-chiave di un progetto per fare una sintesi da condividere con i partner. Ciò serve ad avviare un tavolo di lavoro con i vari enti coinvolti per suddividere i compiti e raccogliere i dati definendo i vari ruoli all’interno delle attività da svolgere;
  • Individua gli obiettivi strategici valutando la coerenza tra le richieste del bando e i requisiti posseduti dalla partnership in modo da rispondere ai criteri della Commissione Europea;
  • Predispone un piano per la suddivisione di risorse e strumenti necessari alla realizzazione delle attività progettuali;
  • Definisce i metodi e i criteri per monitorare e valutare le diverse fasi progettuali per garantire l’attuazione e lo svolgimento secondo gli obiettivi individuati;
  • Assiste gli enti coinvolti a livello tecnico ed organizzativo per poter realizzare il progetto;
  • Si occupa dell’elaborazione della rendicontazione finanziaria del progetto qualora approvato, raccogliendo le pezze giustificative e predisponendo l’apposita modulistica.

Da un punto di vista dei guadagni non è possibile ovviamente stabilire univocamente lo stipendio di un europrogettista. Questa figura professionale infatti lavora spesso come freelance, legando il proprio compenso al successo delle iniziative, ad esempio destinando una percentuale del budget alla voce della progettazione.

Come diventare progettista della formazione: corsi ed esperienza

Il progettista della formazione è una figura molto specializzata, ma alla quale si può arrivare in più modi.

C’è una discreta varietà di corsi formativi per progettisti della formazione, che generalmente vengono proposti come percorsi di specializzazione dopo la formazione accademica. Alcuni percorsi formativi per diventare progettista della formazione sono più strutturati di altri, ad esempio quelli per diventare europrogettista.

Esistono infatti percorsi formativi come i Master in progettazione della formazione, che forniscono (solitamente a chi è già laureato) le competenze specifiche per svolgere questo lavoro. I master in progettazione della formazione sono certamente uno dei modi per acquisire in breve tempo competenze che poi permettono di tentare l’inserimento presso Enti di Formazione o Agenzie del lavoro.

Nel caso specifico della formazione finanziata attraverso fondi europei, alcune università oggi propongono percorsi di studio che preparano ai concetti che stanno alla base della formazione e dell’utilizzo di fondi nella formazione. Il più delle volte però il progettista della formazione matura le sue competenze con un buon mix di esperienza e formazione continua nell’ambito della consulenza aziendale.

Master e corsi brevi insomma non sono l’unico modo per lavorare nella formazione come progettista, poichè è anche possibile approcciare questo mondo a partire ad esempio da lauree in scienze umane, psicologia o più specifiche (come la magistrale in progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane).

L’assenza di corsi di laurea specifici e di una formazione calibrata su questo tipo di professione rende più difficoltose valutare le qualifiche. Non tutti i corsi realizzati da università e Regioni sono all’altezza. Inoltre è la pratica a consentire di sviluppare determinate abilità.

Sicuramente quello che serve a un buon esperto di progettazione formativa e processi dell’apprendimento degli adulti è una particolare passione e attenzione ai trend della formazione e HR (ne approfondiamo alcuni qui, qui e qui).

Lavorare come progettista della formazione

Abbiamo visto che più che un mondo standardizzato, quello della formazione è un mondo pieno di sfaccettature e particolarità. Ecco perchè non esiste una ricetta unica per lavorare come progettista della formazione, e anche le esperienze da cui si arriva possono essere differenti.

Oggi questa figura è richiesta principalmente in aziende ed enti di formazione, ma è possibile lavorare nella formazione anche presso associazioni ed istituzioni pubbliche. Le opportunità di lavoro sono molteplici, ma anche legate al contesto produttivo e alla tipologia di attività del territorio.

Chi volesse diventare progettista europeo potrebbe valutare ad esempio qualche collaborazione presso Enti o agenzie formative, al fine di capire se è interessato all’ambito.

Da lì potrebbe poi valutare la frequenza ad un master specifico o ad un corso breve di progettazione della formazione o formazione dei formatori.

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