OMINEE – Dalla ricerca per parola chiave a quella per competenze

Articolo in collaborazione con Ominee, il marketplace italiano basato sulle competenze.

Competenze. Una parola che molti sbandierano quando si parla di lavoro, ma a cui non tutti danno la dovuta importanza.

Tutti vogliono dipendenti competenti, o assumere un libero professionista che sappia il fatto suo, ma quanti tengono davvero presenti le reali competenze delle persone quando valutano domande di lavoro?

Eppure, l’abilità di svolgere una mansione con competenza – che sia derivata dall’esperienza, dalla formazione, o da entrambe – è fondamentale nella scelta di un candidato rispetto a un altro.

Agenzie di selezione del personale, responsabili risorse umane, datori di lavoro. Di fronte a una domanda di lavoro, questi professionisti spesso effettuano una semplice ricerca nel curriculum del candidato (o nella lettera di presentazione) per parole chiave. Se tali parole non sono presenti, il candidato viene messo in secondo piano o scartato. Ma come biasimarli? Con decine o centinaia di curricula da visionare ogni giorno devono velocizzare il processo di scelta.

OMINEE VS Parole chiave

Come migliorare la ricerca e selezione di personale, allora?

Se lo sono chiesti anche a OMINEE, piattaforma digitale gratuita tutta italiana basata sulle competenze, e hanno trovato quella che per loro è la soluzione: focalizzarsi sulle competenze.

Nel nostro Paese, complice la crisi economica e la pandemia globale, la competizione per un posto di lavoro è altissima. Chi è in cerca di impiego cerca di distinguersi, di mettersi in risalto rispetto agli altri, di accrescere le proprie conoscenze; chi seguendo corsi di formazione, chi reinventandosi, chi cercando di farsi strada in settori lavorativi meno familiari. In questo scenario, le competenze personali diventano così sempre più importanti, ma troppo spesso non gli viene dato il giusto peso, sia da chi cerca lavoro, sia da chi cerca personale, preferendo concentrarsi sulle parole chiave. Talvolta i lavoratori non indicano talune competenze perché magari ritenute irrilevanti, altre volte sono le aziende a non notarle.

A differenza dei concorrenti, tra cui l’indiscusso leader mondiale LinkedIn, OMINEE non si basa esclusivamente sulla ricerca per parole chiave, ma tiene conto delle inferenze che il sistema effettua quando un utente inserisce il proprio curriculum nel profilo per capire quali competenze possiede. Per esempio, una persona che lavori come “programmatore” vedrà comparire automaticamente nel suo profilo una serie di competenze relative all’uso del computer, senza bisogno di specificarle a mano.

In pratica, grazie alla ricerca e allo sviluppo effettuati negli anni, il motore semantico sviluppato da OMINEE effettua deduzioni basate sulla terminologia usata dagli utenti per descrivere le loro esperienze lavorative, formazione, titoli di studio e conoscenze, ed è capace di estrarre le competenze degli iscritti in automatico dai loro profili digitali, incluse quelle non esplicitamente menzionate, simulando la comprensione umana del curriculum delle persone per ottenere, a fronte di una ricerca, risultati simili a quelli di un selezionatore in carne e ossa.

Di certo un grande aiuto per chi, di mestiere, cerca e seleziona personale ma soprattutto un modo per i lavoratori di valorizzare le proprie capacità, senza doversi preoccupare di aver inserito l’una o l’altra parola chiave nel curriculum.

Quali che siano le competenze che si cercano, su Ominee bastano pochi clic e le aziende, le agenzie di selezione del personale, ma anche il privato cittadino che abbia bisogno di un professionista, possono trovare la persona più adatta alle loro esigenze.

Come funziona Ominee? I passaggi fondamentali

Abbiamo detto che, a differenza degli altri, la ricerca su OMINEE va oltre alla semplice parola chiave. Vediamo come.

  1. Un utente, azienda, selezionatore o privato che sia, effettua una ricerca semplice scrivendo il ruolo che si vuole offrire (es. contabile) o la competenza che si cerca (es. bilancio).
    È possibile anche effettuare una ricerca avanzata dove aggiungere ulteriori informazioni, quali luogo o istruzione.
  2. Il sistema ricerca quindi tra i dati di tutti gli utenti e, sia che si sia cercato “contabile”, sia che si sia cercato “bilancio”, restituisce come risultati non solo i profili di tutti coloro che hanno svolto in passato il ruolo specifico di “contabile”, ma anche, per esempio, impiegati amministrativi, operations manager, assistenti alle vendite, responsabili della logistica. Persone che svolgono o hanno svolto mestieri che possono sembrare estranei alla contabilità, ma a cui il sistema ha assegnato la competenza specifica di “bilancio” sulla base delle inferenze effettuate.

Naturalmente, anche gli utenti possono aggiungere o rimuovere le specifiche competenze dal proprio profilo.

  1. È compito poi di chi sta cercando scegliere il candidato più adatto in base alle proprie necessità e al profilo digitale e contattarlo direttamente.

Può essere davvero così semplice? Sì e no. Qui entra in gioco l’elemento umano: gli utenti.

Da quel che abbiamo potuto vedere, OMINEE può funzionare molto bene, ma necessita dei dati e delle informazioni presenti nei profili degli utenti.

Maggiore il numero di informazioni proveniente da profili diversi, migliori sono i risultati di ricerca, e in questo modo il sistema “impara” e migliora in maniera costante. I profili con poche informazioni (come i curriculum adattati al ruolo che si cerca, dove si escludono esperienze e informazioni), sono limitatamente utili su OMINEE. I profili vuoti, ovviamente, non servono a nessuno, men che meno a chi cerca lavoro.

Qui si giunge però a un’altra questione: l’iscrizione. Non è assolutamente difficile iscriversi, e non ci sono costi, ma quando si usa uno smartphone, come è comune oggigiorno, risulta assai più lungo e complicato completare il proprio profilo. Scrivere su uno schermo da 5 pollici con una piccola tastiera digitale è arduo rispetto alla comodità di usare un tablet o un PC, per non parlare del fatto che pochissime persone hanno il proprio curriculum salvato sul telefono, pronto per essere caricato su OMINEE.

Il nostro consiglio? Iscrivetevi da dove preferite, ma per completare il vostro profilo, a mano o caricando il CV già pronto, usate un tablet o un PC.

Per chi, comprensibilmente, volesse fare una prova prima di registrarsi, è possibile utilizzare la funzionalità di ricerca dalla home page di OMINEE, anche senza possedere un account. Ci sono delle ovvie limitazioni ma fornisce una buona idea di come funziona la piattaforma.

Dal canto nostro, ci auguriamo che questa realtà cresca e possa essere un utile strumento per tutti coloro che cercano o offrono impiego in questo periodo di difficoltà.

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