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Le università telematiche sono più facili di quelle tradizionali o si tratta di un pregiudizio?
Per affrontare al meglio questo tipo di domanda, bisogna capire prima di tutto di quali enti stiamo parlando. Le università telematiche sono istituti che permettono agli studenti di partecipare ai propri corsi da remoto.
Ciò, ovviamente, avviene attraverso tecnologie informatiche di comunicazione e appositi strumenti hardware. Questi enti, se riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIUR), possono rilasciare dei titoli accademici come lauree e dottorati di ricerca, come qualunque altra università.
Attualmente in Italia si stima che vi siano più di 80.000 studenti universitari iscritti a questi istituti e, visto il contesto storico e sanitario, la tendenza di questo numero è ovviamente indirizzata verso un notevole incremento.
Al di là di ciò, questo percorso di studi viene spesso considerato più facile rispetto alle classiche università. In questo articolo affronteremo l’argomento, cercando di capire se è vero e quali sono i vantaggi riguardanti la formazione da remoto.
Le università telematiche sono più facili? Facciamo chiarezza
Se le università telematiche erano già in grande ascesa negli ultimi anni, l’emergenza legata alla pandemia del COVID-19 ha accelerato notevolmente questo processo. In questo senso, va ricordato quali sono i vantaggi legati a una formazione a distanza.
Questi, così come per lo smart working, sono connessi alla possibilità di frequentare la propria facoltà direttamente dalla scrivania di casa, senza dover uscire dalla propria abitazione. Ciò comporta vantaggi logistici e di tempistica notevoli. Questa prerogativa non è da sottovalutare e, per l’appunto, in molti casi può rendere il percorso accademico meno gravoso per lo studente.
Setting formativo personale, con le comodità a portata di mano, senza distrazioni che possano distogliere l’attenzione dalla lezione: sono alcuni dei benefici che si possono sommare agli altri inconvenienti a cui si andrebbe incontro nella realtà delle università in presenza (affitto di alloggio vicino all’università, mezzi di trasporto, smog, tempistica per gli spostamenti…).
Risulta importante però, comprendere come non tutte le università telematiche possano rilasciare titoli validi e riconosciuti dallo Stato Italiano. In tal senso, ricordiamo che le università di tale tipo accreditate dal MIUR sono 11, ovvero:
- Pegaso
- Mercatorum
- San Raffaele
- Uninettuno
- IUL
- Giustino Fortunato
- Unitelma Sapienza
- Guglielmo Marconi
- Niccolo Cusano
- eCampus
- Leonardo Da Vinci
Nonostante queste siano concentrate, per quanto riguarda la sede fisica, a Roma o nelle grandi città italiane, le stesse sono di fatto raggiungibili da chiunque abbia un minimo di tecnologie a disposizione e una linea Web anche solo accettabile.
Fatta questa precisazione, va comunque detto che il percorso di studi, per quanto riguarda materie, crediti e difficoltà degli esami, sono del tutto simili a quanto proposto dalle università tradizionali.
Gli esami delle università telematiche
Secondo il decreto Profumo del Gennaio 2012, gli esami devono sempre e comunque essere tenuti in una sede fisica, con una commissione costituita da docenti di materia. A questo limite però, si è ovviato con alcune filiali sparse sul territorio italiano.
Diversi degli istituti elencati poco sopra, presentano sedi presenti nelle principali città italiane. Ciò permette, con spostamenti abbastanza contenuti, di poter ottenere il titolo di studio esclusivamente recandosi presso la filiale in occasione dell’esame.
La modalità di svolgimento della valutazione, varia a seconda dell’istituto in cui ci si rivolge. A termini di legge infatti, il singolo Ateneo può gestire come meglio crede la prova.
In conclusione
Quando si parla di università telematiche più facili rispetto a quelle tradizionali, si ha ragione sotto un certo punto di vista. La gestione di tempistiche e delle lezioni infatti, è decisamente agevole per qualunque tipo di studente e questi sono i vantaggi del cosiddetto blended learning. La possibilità di prendere parte agli studi stando nella propria abitazione, è un vantaggio non indifferente.
A parte gli esami, per cui serve la presenza fisica in una filiale dell’Ateneo frequentato, un’università telematica permette allo studente di avere una maggior libertà d’azione rispetto a chi frequenta istituti classici.
A livello pratico però, il percorso di studi non è per niente semplificato: la difficoltà degli esami è in tutto e per tutto identica, a prescindere dalla modalità di studio, telematica o meno, che si è scelto.
Una cosa è quasi certa, mentre per le scuole inferiori, fino alla maturità, l’insegnamento in classe fa parte della formazione utile e necessaria dell’individuo e resterà tale, per quanto riguarda il futuro dei corsi universitari è un sentiero tracciato che diventerà sicuramente la strada maestra per le prossime generazioni. Da questa politica ne trarrà vantaggio e beneficio economico in termini di minori spese lo Stato, i docenti e, soprattutto gli studenti stessi.
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