Che l’Intelligenza Artificiale (I.A. o in inglese A.I.) sia uno dei trend di sviluppo futuri è fuori discussione.
Quello che appare meno immediato, e sicuramente da approfondire, è il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle HR. Può sembrare infatti paradossale affidare ai “computer” processi che riguardano le “persone”.
Oggi però esistono differenti soluzioni che integrano con successo Intelligenza Artificiale e processi HR. E’ anche vero che le posizioni non sono univoche: in molti sono ancora titubanti sulla validità di questi strumenti.
Vediamo quali sono i principali campi di applicazione dell’intelligenza artificiale nelle Risorse Umane e i pro e contro di questo trend.
Indice
Intelligenza artificiale e Risorse Umane
L’intelligenza artificiale è un vasto ambito di studi che riguarda la possibilità di creare sistemi informatici “intelligenti” in grado di svolgere alcune funzioni tipicamente umane come analizzare dati, prendere decisioni, risolvere problemi etc.
Ormai siamo immersi in sistemi in grado di apprendere dall’analisi di grandi quantità di dati (machine learning) e agire come farebbe un essere umano.
Tutti noi conosciamo nel nostro piccolo l’utilizzo di queste tecnologie che permettono di avere in tasca assistenti virtuali che rispondono alle nostre esigenze o ci propongono la canzone più adatta per noi a partire dai nostri gusti musicali.
Quello che però può far strano è sentire parlare di sistemi informatici così complessi in un ambito come quello delle Risorse Umane, che tipicamente ha a che fare con… persone.
Come è possibile che un freddo calcolatore sia di aiuto in questo settore?
In realtà l’AI è sempre più presente nelle Risorse Umane, con soluzioni dedicate alle diverse fasi. L’AI infatti ha già iniziato a dare il suo contributo alle diverse fasi e processi del mondo HR: dal recruting alla gestione del personale.
Scopriamo insieme quelle che sono oggi le principali applicazioni delle tecnologie di intelligenza artificiale alle risorse umane.
AI recruiting? L’intelligenza artificiale nella selezione del personale
Intelligenza artificiale nella selezione del personale significa adottare soluzioni informatiche evolute nei processi di recruiting.
Un calcolatore è oggi in grado infatti di analizzare una grandissima mole di dati. Si pensi ad esempio al tempo che richiede ad un recruiter la visione e valutazione dei CV. Una intelligenza artificiale può, ad esempio, analizzare un gran numero di curriculum ed estrarre job title ed esperienze del candidato, selezionando una short list che il selezionatore potrà valutare. Oggi questi sistemi sono già realtà, si chiamano ATS (applicand racking sistem) e sono differenti per la complessità delle operazioni che sono in grado di svolgere.
Un altro esempio concreto di AI recruiting sono i chatbot che alcune realtà utilizzano per coinvolgere e fare screening dei candidati. Questi particolari bot (=robot) hanno lo scopo di intervistare i candidati e rispondere a tutte le loro domande, nonché porne alcune utili affinché si possa avere una “scansione” completa dello stesso candidato.
In base alle risposte fornite dallo stesso e ai dati accompagnati dall’analisi delle precedenti esperienze lavorative del candidato, il robot riesce a selezionare il miglior tipo di candidato per quella posizione.
E’ importante specificare, come vedremo anche più avanti, che questi sistemi non eliminano i selezionatori, ma li affiancano fornendo loro dati per curare la selezione.
I promotori di queste soluzioni sostengono che l’intelligenza artificiale ha un impatto positivo sulle risorse umane, partendo proprio dalla loro ricerca e selezione. La tecnologia e i software per svolgere queste specifiche mansioni rappresenterebbero un valido alleato che fanno in modo di migliorare le performance delle risorse umane.
Ridurre il turnover con l’intelligenza artificiale
Il recruiting è certamente la fase in cui le intelligenze artificiali sono più applicate, ma in realtà esistono anche altri ambiti HR in cui i computer possono portare innovazioni.
E’ il caso del problema del turnover, che dipende da una serie di motivazioni tra cui ad esempio la mancanza di feedback, la ridotta autonomia o una retribuzione inadeguata. Non è facile capire il perché del turnover e ancora meno riuscire a ridurlo.
L’Intelligenza Artificiale può aiutare le Risorse Umane ad analizzare il turnover aziendale e proporre di agire in anticipo.
E’ il caso ad esempio di Proactive Retention di IBM, un sistema che dichiara di predire con il 95% di efficacia quali lavoratori intendono abbandonare l’azienda!
Analisi di questo tipo sono possibili grazie all’analisi e all’apprendimento da parte dei software di indicatori presenti in moltissime aziende diverse. In questo modo l’algoritmo può proporre in maniera predittiva alcune soluzioni prima che il turnover si verifichi.
L’intelligenza artificiale e la formazione
Anche nella formazione aziendale si può sfruttare la potenza dell’IA. Molte soluzioni sono ancora in via di sviluppo e non sufficientemente mature, ma possiamo sintetizzare le potenzialità dell’IA nella formazione per quanto riguarda:
- Analisi delle competenze e dei gap formativi
- Personalizzazione della formazione, permettendo progettazione ed erogazione di corsi di formazione su misura
- Formazione proattiva direttamente sulle piattaforme informatiche, attraverso pillole formative e/o consigli di approfondimento
- Creazione di contenuti e ricerca estesa
- Coaching e tutoring virtuali
Vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito HR
L’intelligenza artificiale nelle Risorse Umane porta diversi vantaggi riconosciuti:
- Limita i bias: è cioè un freno alla soggettività umana, spesso presente come nel caso del recruiting o della valutazione del personale
- Permette grandi calcoli: l’informatica applicata ai processi HR effetta calcoli su big data, permettendo ad esempio screening massivi o il monitoraggio di organizzazioni molto grandi
- Contiene i costi: far lavorare i computer sui processi HR permette di migliorare la produttività aziendale permettendo alle persone di dedicarsi ad altre attività a valore aggiunto
Le problematiche dell’intelligenza artificiale in azienda
I detrattori dell’IA in azienda evidenziano il rischio della sostituzione dell’uomo da parte delle macchine. Alcuni criticano l’automazione spinta dei processi HR perché temono che l’introduzione di un software sostituica il lavoro dei dipendenti, con conseguente aumento della disoccupazione. In realtà l’intelligenza artificiale applicata hai processi HR non viene sfruttata per sostituire completamente i dipendenti umani ma, al contrario, per agevolarli nello svolgimento di alcune mansioni, con conseguente risparmio di tempo ed energie che, invece, possono essere investite in altri ambiti maggiormente gratificanti e mansioni di maggior importanza.
Una criticità consiste anche nell’adozione di soluzioni software standardizzate che adottate senza le dovute attenzioni rischiano di non rispettare la specificità aziendale. E’ il caso per esempio di software pensati per altri mercati: quale sarebbe la loro applicazione nei processi e nelle aziende italiane?
Sicuramente l’I.A. deve essere introdotta in maniera graduale, offrendo alle persone il tempo per abituarsi a questa innovazione ed essere pronti a collaborare con tecnologie instancabili.
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