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L’evoluzione degli spazi d’apprendimento: scopriamo il concetto di “setting formativo”
L’apprendimento è un meccanismo che si sviluppa attraverso un insieme di processi ben definiti.
L’apprendimento dipende certamente da variabili che riguardano direttamente l’individuo, ma anche da fattori esterni come il luogo e gli spazi in cui tale processo avviene.
Negli ultimi anni, quando si parla di formazione e lifelong learning, si è posta sempre più attenzione anche a questo aspetto.
Il setting formativo: che cos’è
Quando si parla di setting formativo si fa riferimento a una serie di caratteristiche che hanno come oggetto gli spazi utilizzati per la formazione.
Si identificano quindi un insieme di fattori fisici che devono essere considerati nel momento in cui viene ideato uno luogo specifico dedicato all’apprendimento. Questi aspetti in maniera sostanziale influenzano la didattica e la capacità di apprendimento degli alunni.
Quando si parla di setting formativo inevitabilmente si va incontro a un nuovo modo di identificare non solo gli spazi, ma anche le figure che li vanno ad occupare, come gli insegnanti e gli alunni. Questi ultimi non sono più semplici soggetti passivi ma diventano i veri protagonisti dell’apprendimento (come nel caso della formazione esperienziale).
Un setting formativo viene predisposto in modo da essere dinamico ed adattabile alle differenti esigenze didattiche. Si pone attenzione alla disposizione di ogni elemento, dalla cattedra ai banchi, dal colore delle pareti alla tipologia di strumenti multimediali che devono essere presenti. In questo modo l’ambiente diventa non un semplice luogo da occupare, ma parte integrante dell’apprendimento. Il setting formativo nasce e si sviluppa in rapporto alle esigenze didattiche dell’insegnante e dei suoi alunni favorendo l’interazione tra gli stessi e la comunicazione.
Finalità e caratteristiche di un setting formativo
Nuovi spazi e innovazione nell’apprendimento. Ma quali sono le caratteristiche e le finalità di un setting formativo? Di seguito elenchiamo alcuni aspetti:
- Adattabile alle diverse attività: i nuovi setting formativi sono finalizzati a rendere più adeguato il luogo di apprendimento in rapporto alla tipologia di attività che viene svolta. Per questo viene posta molta attenzione al posizionamento dei banchi degli alunni che non è più fisso, ma diventa dinamico e specifico in moda da facilitare l’apprendimento e la comunicazione. Si potrà quindi avere una disposizione a platea, a ferro di cavallo, a serpentone, a isole, con banchi in file frontali o parallele… La cattedra potrà essere presente oppure no.
- Influenza le relazioni: ricercare nuove soluzioni che siano finalizzati a una migliore comunicazione tra gli studenti e a facilitare le loro interazione, rende il setting formativo un luogo fondamentale per lo studio e l’analisi dei rapporti comunicativi.
- Approccio multimediale: le tecnologie digitali ormai sempre più presenti all’interno degli spazi formativi, sono integrate in maniera idonea negli spazi in modo da essere parte integrante della formazione.
- Un nuovo ruolo del docente/formatore: la didattica d’insegnamento si evolve in rapporto agli spazi. La posizione classica frontale dell’insegnate, posto in una cattedra, è solo un delle fasi dell’attività d’insegnamento. Non si ha più il divario tra un docente attivo e alunni passivi. Attività di collaborazione, di ricerca di confronto di idee rendono la figura dell’insegnante il fulcro dell’apprendimento.
- Nuova visione degli spazi: il luogo in cui si svolge la lezione non diventa un semplice spazio da occupare, ma nella nuova visione del setting formativo si trasforma in uno strumento fondamentale utilizzato dall’insegnante al fine di migliorare la trasmissione delle informazioni ai propri studenti. L’importanza degli spazi lavorativi sta conoscendo anche l’innovazione introdotta dal cosiddetto co-working.
Le tipologie di setting di apprendimento
Il nostro articolo ha approfondimento una particolare tipologia di setting di apprendimento, quello formativo che quindi si attua soprattutto nei contesti legati alla formazione aziendale e alla formazione degli adulti.
Il termine “setting di apprendimento” indica proprio in maniera generica i contesti in cui si verifica apprendimento. Esistono molte altre nomenclature di setting, che designano tipologie di contesto specifiche. Di seguito elenchiamo, senza pretesta di esaustività, alcuni esempi di setting di cui si parla in ambito formativo ed educativo:
- Setting d’aula: riguarda la predisposizione dell’aula, quindi fa soprattutto riferimento all’ambito dell’istruzione scolastica
- Setting didattico: è un contesto didattico, quindi scolastico ma non limitatamente a questo dal momento che la didattica può riguardare anche altri ambiti educativi
- Setting educativo: termine che può essere utilizzato per i contesti che si adottano fin dalla tenera età (nido, asilo)
- Setting scolastico: si fa riferimento ovviamente ai contesti strutturati e organizzati nel mondo della scuola
- Setting pedagogico: anche in questo caso il riferimento primario è al mondo dell’infanzia
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