Ultimamente il termine gamification sta diventando sempre più popolare online. Dalla formazione al marketing, dalle piattaforme web alle app sportive, la gamification ormai è entrata a far parte delle nostre vite. Nonostante venga associata alla rivoluzione digitale, la gamification si usa in alcuni ambiti da decenni. Ecco di cosa si tratta.
Indice
Che cos’è la gamification
Qual è la definizione della gamification (o del suo poco utilizzato equivalente italiano – ludicizzazione)? La gamification è l’uso di meccaniche di gioco in contesti diversi dal gioco per raggiungere un determinato obiettivo.
Gli obiettivi possono essere molteplici: educare, motivare, divertire, motivare, coinvolgere, vendere, a seconda del mezzo utilizzato.
Quandosi usa la gamification
La gamification ha usi potenzialmente infiniti, a seconda dell’obiettivo e del soggetto. Si utilizza da più di un decennio nelle comunità online, per esempio nei forum come Reddit, o nelle recensioni di Google per incentivare gli utenti a creare contenuti.
La gamification si utilizza anche nei luoghi di lavoro, dove i dipendenti sono incentivati a condividere informazioni attraverso compilazione di form, oppure strumenti della metodologia agile. Grazie a questa metodologia si può migliorare anche la soddisfazione sul lavoro dei dipendenti, rendendoli più motivati e felici.
Un altro possibile utilizzo è nel marketing, dove le marche e i brand ricevono la possibilità di interagire con i clienti e aumentare la fedeltà nei confronti del marchio.
L’utilizzo della gamification è ormai consolidato nella formazione per bambini e adulti, in presenza e computer based, aiutando a mantenere alta la soglia dell’attenzione e la motivazione degli studenti.
Ma non è tutto qui. La gamification si utilizza anche per salvaguardare l’ambiente, per esempio dalle case automobilistiche come Nissan, Toyota e Volkswagen, per favorire lo stile di guida ad alta efficienza del carburante.
Un altro utilizzo della gamification per il benessere parte dalle numerose app di sport e benessere fisico, che assegnano punti e badge dopo gli allenamenti e funzionano molto bene su persone con un forte tipo di motivazione interna. Sono app come Nike+, Seven, Runkeeper, e altre ad usare questo tipo di badge e punteggi per convincere le persone ad allenarsi con costanza.
Grazie alla gamification si possono motivare comportamenti virtuosi anche per quanto riguarda l’ambito FinTech. Molte banche come Intesa San Paolo o progetti che stimolano i risparmi, come Oval, usano questo metodo per favorire i risparmi e gli investimenti, soprattutto tra i più giovani.
Nel Regno Unito la gamification si usa anche per motivare i dipendenti che lavorano per il governo, soprattutto quelli più giovani, a svolgere meglio il loro lavoro e raggiungere i propri obiettivi. Uno di questi progetti è Idea Street, dove i dipendenti possono proporre delle idee per migliorare l’attività lavorativa. Il Dipartimento di difesa statunitense invece utilizza un’app di gamification per insegnare ai propri dipendenti a individuare le frodi.
Gamification a scuola e nella formazione
La gamification nella formazione si usa a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, anche grazie al suo largo utilizzo nella formazione blended. L’esperienza del gioco può essere catalizzante per poter introdurre e ritenere una riflessione e per permettere ai partecipanti di ricordare meglio il concetto appreso grazie alla partecipazione attiva e interattività del processo.
Un esempio della gamification nella formazione è la startup Digital Dojo che utilizza le cinture delle arti marziali quando il partecipante ad un corso online supera un test e passa di livello. Questo metodo aiuta a mantenere alta la motivazione e l’autostima degli studenti.
La gamification può essere utilizzata dalla scuola materna e primaria, per sviluppare le capacità analitiche e motorie degli alunni. In aula si possono usare i metodi esperienziali, i giochi metaforici che possono favorire l’apprendimento delle soft skills. Sono molto diffusi anche i test interattivi che portano ad una maggiore consapevolezza e una migliore conoscenza di sé.
Non bisogna pensare alla gamification soltanto come a un metodo di engagement, si tratta di una vera e propria metodologia di formazione, molto utile per la formazione online e offline.
Gamification nel marketing
Nel marketing la gamification si utilizza soprattutto nei programmi di fedeltà, con obiettivi a lungo termine che mantengono alta la consapevolezza del marchio e motivano i clienti a continuare ad acquistare dal brand. Uno degli esempi di questo tipo è l’app Starbucks Rewards, che permette una notevole raccolta dati, mentre premia gli utenti ogni volta che acquistano da Starbucks.
Le meccaniche che si utilizzano più spesso sono barre di avanzamento, livelli e ricompense come incentivi. E-Commerce come Ebay e Amazon utilizzano da anni elementi di gamification, come recensioni (user-generated content) e diversi livelli di autorevolezza per i venditori.
La gamification è utilizzata sempre di più nelle app per dispositivi mobili, dai sistemi operativi (come App salute di Apple, che raccoglie numerosi dati), ad app di monitoraggio delle attività come produttività o spostamenti.
Tra i motivi di implementare la gamification c’è il maggiore coinvolgimento, l’aumento della motivazione e della loyalty del cliente, l’esperienza di apprendimento e di interazione con il brand al livello emotivo, ma soprattutto la raccolta dei dati, fondamentale per aiutare le aziende e le persone a crescere.
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